Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Regattin Laura, Vidotto Luigino, Silvestro Annalisa, Gallo Tolinda, Brusaferro Silvio. La sorveglianza delle infezioni correlate a pratiche assistenziali nelle residenze sanitarie assistenziali: un’esperienza nella regione Friuli Venezia Giulia.. Giornale italiano delle infezioni ospedaliere 2005;12(1):38–44.
Added by: Eleonora Bruno (08/07/2008 09:29:43) Last edited by: Alessandra Bonfigli (02/11/2009 17:53:21) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Regattin2005 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Strutture sanitarie Sottocategorie: Igiene e tecnica ospedaliera, Strutture sanitarie accreditate Keywords: Infezioni correlate all'assistenza, Residenze sanitarie assistenziali (RSA) Autori: Brusaferro, Gallo, Regattin, Silvestro, Vidotto Collezione: Giornale italiano delle infezioni ospedaliere |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Questo lavoro riporta un’esperienza condotta nella regione Friuli Venezia Giulia in materia di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate a pratiche assistenziali nell’ambito di un gruppo di RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali). Il progetto è stato realizzato all’interno dell’Azienda per i servizi sanitari n. 4 “Medio Friuli” su mandato aziendale ed attraverso un gruppo operativo (GO) multidisciplinare. Il programma ha previsto una fase di formazione e un’indagine di prevalenza realizzata in tutte le RSA aziendali (prevalenza infezioni correlate alle pratiche assistenziali 16,2% (19/117); prevalenza di pazienti infetti il 12,8% (15/117) ). I risultati di tale studio riportati ai vertici aziendali, hanno portato ad un successivo studio d’incidenza nelle stesse RSA. Lo studio è durato 6 mesi (21.503 giorni di degenza). Sono state diagnosticate 254 infezioni in 188 pazienti infetti per un tasso d’incidenza pari a 11,8 per mille giorni paziente. Le infezioni più frequenti sono state infezioni delle vie urinarie 3,2% giorni (70/21.503) e le infezioni cutanee 2,7% (60/21.503). Il device più frequentemente utilizzato è stato il catetere vescicale nel 18,6% (159/859) dei pazienti con un indice di esposizione calcolato come device utilization rate (DUR) pari a 0,16 (3.507/21.503), a seguire l’accesso venoso periferico nel 17,6% (152/859) con un DUR pari a 0,10 (2.269/21.503). Questa esperienza ha evidenziato l’importanza di porre attenzione alle ICPA nelle RSA e la necessità di tarare sulle specifiche realtà regionali le misure di prevenzione e controllo. Added by: Eleonora Bruno Last edited by: Alessandra Bonfigli |