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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Celeri Bellotti Giancarlo, Destrebecq Anne Lucie. Il monachesimo come modello assistenziale nel medioevo: Breve profilo storico. NEU 2006;26(1):34–39. 
Added by: Alessandro Montevecchi (02/06/2008 10:37:11)   Last edited by: Giovanna Finocchi (30/11/2008 22:56:21)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: CeleriBellotti2006
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Categorie: Storia
Sottocategorie: Storia della medicina, Storia delle istituzioni assistenziali, Storia delle istituzioni assistenziali
Autori: Celeri Bellotti, Destrebecq
Collezione: NEU
Visualizzazioni: 1/1972
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Indice di Popolarità: 5%
Allegati    
Abstract     
La sopravvivenza in età medioevale era tanto difficile da rappresentare una scommessa quotidiana. La diffusione della povertà e della fame, la totale mancanza dei principi igienici, i continui incidenti e le innumerevoli disgrazie rendevano quasi impossibile sfuggire alla malattia e alla morte precoce. In quel periodo la chiesa cattolica è stata l’unica istituzione in grado di aumentare la stabilità sociale, la protezione, la conservazione della cultura e delle tradizioni. Il monachesimo condizionò ampiamente l’assistenza, fondando numerosissimi monasteri, abbazie e ospedali in tutta Europa. Al di sopra di tutto per essi vi era il precetto dell’assistenza e ospitalità verso i viandanti, i poveri, gli orfani, gli emarginati, i malati. La Chiesa rimase il cuore dell’assistenza fino all’avvento dell'Illuminismo, che spinse alla prima evoluzione solidaristica sociale laica. Sono comunque rappresentati concetti quali il pauperes infirmis (poveri infermi, infermi poveri) e le regole agostiniane di assistenza. Grazie all’opera dei monaci amanuensi miniaturisti, si diffusero in tutta Europa la medicina, la farmacologia e l’erboristica. Viene delineata la figura dell’infirmarius ovvero del frate infermiere che spesso aveva un ruolo esteso anche come medico, farmacista e assistente spirituale.
(A cura di Alessandro Montevecchi).
Added by: Alessandro Montevecchi  Last edited by: Giovanna Finocchi