Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Malcolm Helen A. La privacy è importante? Pazienti dimessi parlano della loro percezione della privacy in stanze d'ospedale con più letti. Giornale italiano di Scienze infermieristiche 2005;1(1):61–69.
Added by: Andrea Rizzo (29/05/2008 10:12:22) Last edited by: Andrea Rizzo (31/10/2009 14:56:49) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Malcolm2005a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica Sottocategorie: Etica infermieristica, Riservatezza Autori: Malcolm Collezione: Giornale italiano di Scienze infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). La privacy è difficile da definire in termini universali. Nella realtà neozelandese una recente normativa ha posto l'obiettivo di proteggere la privacy dei pazienti, ma l'evidenza aneddotica suggerisce che queste politiche non sono state ancora recepite, né da alcuni fornitori, né dai destinatari dell'assistenza sanitaria. Lo scopo di questo studio qualitativo è quello di identificare alcuni di questi problemi, analizzando le percezioni di pazienti dimessi circa il senso di privacy all'interno di stanze d'ospedale condivise con altri pazienti. I risultati suggeriscono che la perdita della privacy viene accettata con subordinazione in un ambiente determinato dalla struttura architettonica e dai limiti fisici e temporali. I partecipanti allo studio hanno dichiarato di essere consapevoli che alcune informazioni loro relative, molto personali, potevano essere ascoltate da altri e ritengono auspicabile di poter scegliere dove parlare di cose personali. Alcuni hanno apprezzato il supporto offerto dai compagni di stanza, mentre per altri sentire i problemi di salute altrui è stato fonte di ulteriore sofferenza. I pazienti hanno sostenuto che sapere di poter essere sentiti li ha posti in soggezione nel rivelare informazioni personali. Il fatto che i pazienti non esprimano tutto ciò che li riguarda per paura di essere ascoltati comporta delle implicazioni sulla possibilità degli operatori sanitari di fare diagnosi e di trattare i pazienti in modo appropriato. Added by: Andrea Rizzo Last edited by: Andrea Rizzo |