Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Brunini E. Isolamento chirurgico delle vene polmonari nel trattamento della fibrillazione atriale. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2006;18(1):27–34.
Added by: Daniela Trinca (04/05/2007 15:03:59) Last edited by: Daniela Trinca (21/05/2007 17:12:27) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Brunini2006 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in cardiologia, Infermieristica in chirurgia, Infermieristica intraoperatoria Autori: Brunini Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria |
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Allegati | URLs http://www.aico.it |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). In Italia circa 60 mila persone ogni anno presentano problemi di fibrillazione atriale. Si calcola che 2 milioni di persone in Italia abbiano sperimentato almeno un episodio di fibrillazione atriale nella loro vita. Questa anomalia del ritmo cardiaco è la principale causa di accesso al pronto soccorso e di ricovero e costringe molti paziente ad una terapia anticoagulante per evitare l'ictus. Esistono diversi trattamenti a cui ricorrere in caso di fibrillazione atriale, scelti in base all'età del paziente e alla presenza o meno di altre problematiche a livello cardiaco. In genere i farmaci non riescono a controllare l'aritmia, ripristinando il ritmo normale, e le probabilità di recidiva sono elevate. Per molti anni si è pensato che la fibrillazione atriale fosse causata da una serie di circuiti elettrici anomali all'interno delle camere cardiache atriali, completamente caotici e non localizzabili in una particolare zona anatomica; tale concezione rendeva improponibile l'idea di eliminare l'aritmia con interventi diretti alla zona patologica. La scoperta da parte di Haissaguerre et al, che la fibrillazione atriale può invece essere innescata da battiti ectopici atriali che originano prevalentemente dalle vene polmonari ha aperto la strada per il trattamento di questa aritmia mediante le tecniche di ablazione. Queste tecniche di ablazione possono essere eseguite in due differenti modalità: per via percutanea (cateterismo cardiaco per via vascolare), oppure per via chirurgica, cioè "a cuore aperto" (sonde di utilizzo intraoperatorio), in concomitanza di altra patologia cardiaca. Questo lavoro ha l'obiettivo di descrivere materiali, strumenti e tecnica chirurgica relativa all'interno di ablazione chirurgica per l'isolamento delle vene polmonari mediante radiofrequenza, tecnica eseguita presso l'Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese. Added by: Daniela Trinca Last edited by: Daniela Trinca |