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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Lusignani Maura, Patrini Giancarla, Milani Laura. Il livello di sensibilità degli infermieri in merito al fenomeno delle cadute dei pazienti in ospedale. Indagine conoscitiva. Giornale italiano di Scienze infermieristiche 2008;3(7):15–22. 
Added by: Andrea Rizzo (23/05/2008 07:43:43)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Lusignani2008
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Categorie: Infermieristica clinica
Sottocategorie: Sicurezza
Autori: Lusignani, Milani, Patrini
Collezione: Giornale italiano di Scienze infermieristiche
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Indice di Popolarità: 4%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo).
Le cadute accidentali sono frequenti tra i pazienti in ospedale: si stima che il 90% sia classificabile come cadute accidentali prevedibili. Fra i diversi interventi preventivi è raccomandato lo sviluppo della lità/consapevolezza degli operatori circa i fattori di rischio e le potenziali strategie di prevenzione, L’obiettivo di questo studio è di indagare se e in che misura gli infermieri prevenibilità perseguibili mediante idonee strategie.
Materiali e metodi La popolazione sottoposa ad indagini (n. 162 unità) nel periodo 15-28 gennaio 2007 è costituita dagli infermieri in servizio, presso un presidio di una azienda sanitaria lombarda (posti letto 650, 2.233 unità dipendenti) da almeno un anno. Lo strumento individuato è un questionario predisposto ad hoc, costituito da 21 domande volte ad indagare la percezione dell’entità, della prevedibilità, dei fattori di rischio, delle strategie preventive, delle cause, delle cadute.
Risultati Al questionario ha risposto l’87,6% della popolazione, con età media prevalente, da 31-40 anni, nel 68% dei casi ed esperienza professionale prevalente da 11-15 anni, nel 33, 4% dei casi. Si è rilevato che il 59,5% degli infermieri non ritiene le cadute un evento rilevante nella propria realtà assistenziale, mentre il 40,5% ha una percezione corretta dell’identità del problema e di questi solo il 9,9% ha indicato la prevedibilità del fenomeno.il 78% degli intervistati non conosce gli strumenti per la valutazione del rischio di caduta e l’82,3% non li utilizza nella pratica assistenziale, nel 905 dei casi vi consapevolezza della necessità di segnalare le cadute, indipendentemente dall’esito prodotto. Solo il 27,75 della popolazione ha ricevuto formazione nell’ambito di programmi di formazione continua.
Discussione Dall’analisi dei dati emerge una realtà disomogenea di consapevolezza del fenomeno, che presenta importanti margini di miglioramento in tutte le aree analizzate quali la conoscenza della gravità, dell’entità, della prevedibilità e delle strategie preventive da attuare.
Conclusioni Si può affermare che l’evento caduta non è percepito nella sua gravità, complessità e prevedibilità dalla maggioranza degli infermieri sottoposti ad indagine. Interventi di formazione continua e training evidence based, nonché l’attuazione di altri interventi preventivi appaiono raccomandabili in sede locale.
Added by: Andrea Rizzo  Last edited by: Andrea Rizzo