Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Attanasio Ermanno. Gli studi di superiorità, di equivalenza e di non inferiorità nelle sperimentazioni cliniche. Professioni infermieristiche 2006;59(1):49–57.
Added by: Tania Diottasi (03/05/2007 13:37:23) Last edited by: Tania Diottasi (19/06/2008 10:51:00) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 0033-0205 Chiave di citazione BibTeX: Attanasio2006 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Metodologia della ricerca Sottocategorie: Consenso informato, Ricerca sperimentale, Sperimentazione clinica Autori: Attanasio Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). I trattamenti non convenzionali in medicina aspirano a riconoscimenti legislativi formali ai fini della piena integrazione completa nel sistema di salute. D'altra parte, i farmaci regolarmente registrati non sempre producono gli effetti promessi e, spesso, costituiscono causa supplementare di decesso. Muovendosi dai dibattiti recenti sull'efficacia terapeutica, questo articolo descrive ed analizza quelle funzioni della metodologia medicoscientifica che assericono, nei termini probabilistici, le alterazioni di salute dovuto alle proprietà dei farmaci somministrati e non alla probabilità. Più specialmente, come durante gli anni scorsi, la progettazione delle prove cliniche ha subito notevoli cambiamenti, principalmente per i motivi economici, esso esamina le differenza fra gli studi di superiorità, equivalenza e gli studi di non inferiorità evidenzando la differente logica. Come considerazione generale, il genere precedente di studio deve essere preferito mentre gli altri due possono essere accettati soltanto quando il margine equivalente è molto vicino. Added by: Tania Diottasi Last edited by: Tania Diottasi |